ROMA FASHION 2003

Si è svolta a Roma, sabato 18 gennaio, a Palazzo Barberini, la seconda edizione di “Roma Fashion”, sfilata-evento ideata e organizzata da Antonio Falanga.
La manifestazione, presentata da Tania Zamparo (ex Miss Italia), giunta alla II edizione, si è articolata in diversi momenti: la proposta di nove giovani stilisti, si è alternata con il “Premio alla carriera ed alle professioni della moda”, culminando, poi, nella Presentazione della iniziativa “Solidarietà ai bambini del Perù”: un progetto promosso dall’Associazione “Provida” di Roma, con il patrocinio dall’Ambasciata del Perù in Italia e dell’ Assessorato al Turismo e Spettacolo della Provincia di Roma. Principale obiettivo, dell’iniziativa, quello di promuovere e sostenere una campagna di solidarietà in favore dell’Ospedale Pediatrico “Bambin Gesù” di Lima.
Vero e proprio momento di spettacolo della serata la presentazione delle collezioni delle griffe emergenti provenienti da varie regioni d’Italia.
Si sono alternati sulla passerella della sala del trono di Palazzo Barberini : PZ 8 Fashion Designe dal Lazio, la cui collezione ha un’impronta informale e casual. Giulia Alberti, dalla Calabria, i cui abiti hanno evocato una donna “d’altri tempi”, resa moderna dai tagli asimmetrici dei pizzi e dei tessuti. Lucia Santeramo, dalla Puglia, particolari i ricami eseguiti a mano sugli abiti da sera ed abiti da sposa con corpetti e bustini allacciati da nastri.
Alessandro Pacella, dall’Emilia Romagna, le sue sono provocanti studentesse vestite di ampie gonne dallo stile “anni ’60” e “scoperte” da camice trasparenti. Non passano, poi, inosservate le ampie casacche e spolverini di veli (vagamente anni ’70) ed inserti colorati che sembrano ali di farfalla, impalpabili e leggere.
Giuseppe Mattucci dall’Abruzzo, i suoi completi sono caratterizzati da motivi decorativi eseguiti artigianalmente.
Rosa Coviello dalla Basilicata, la sua è una donna che si veste di seduzione, grazie alla semplicità delle trasparenze del pizzo ed il raso che scivola su curve sinuose.
Simone Raccioppo dall’Abruzzo, i suoi abiti sono fatti di tagli asimmetrici, pizzi francesi e da materiali molto diversi fra loro come il tulle e la pelle. Particolare attenzione, poi, hanno suscitato le collezioni delle due griffe siciliane: Femme Coquette, che ha proposto colori caldi e solari della Terra di Sicilia. Tessuti morbidi, fluttuanti, evocativi nelle decorazioni -preziose ma essenziali- delle antiche tradizioni orafe siciliane e di influenza araba. “Femme Coquette” ha così saputo guardare con spirito nuovo ed audacia alle tradizioni remote della terra da cui prende spunto.
Effel, altra nuova proposta dalla Sicilia, ha presentato una collezione dedicata all’arte: tuniche con applicazioni di tele sulle quali sono dipinte immagini michelangiolesche; abiti con mosaici romani ricamati; tailleur impreziositi dalle “greche” applicate, danno spazio ad un connubio originale fra antico e moderno.
Altro momento importante della serata la consegna del Premio alla carriera e alle professioni moda.
Fra coloro che hanno ricevuto il riconoscimento dedicato ai professionisti del settore: Patrizia Vacalebri (Agenzia “ANSA”), Nicoletta Moretti (direttore di “Book Moda”); Ernestina Miscia (giornalista “Chi”); Biagio Arixi (PR), Virginia Barret (attrice), Michela Tamburrino (giornalista, “La Stampa”); Sebastiano Di Rienzo (Presidente dell’Accademia dei Sartori).
“Dedizione, pazienza ed umiltà”, questa la ricetta per avere successo nel mondo dorato, ma difficile della moda, e non solo: per affermarsi occorre non solo creatività, ma anche i mezzi” – ha sottolineato Biagio Arixi, noto pr romano – “Non basta fare abiti, bisogna investire in pubblicità, marchio e pubbliche relazioni. Quello che conta” – ha continuato- “è la griffe”.
“Pazienza, mezzi, ma soprattutto originalità ed audacia, ecco le vere doti necessarie per chi vuole emergere”. Parola di Ernestina Miscia, giornalista gossip del settimanale “CHI”, la quale ha con enfasi lanciato alle nuove leve della moda un invito ad osare: “Trovino il coraggio di uscire dal conformismo che ha omologato i giovani negli ultimi anni”. Parlando con passione ha spronato a riappropriarsi di quel “made in Italy” caratterizzato da originalità e creatività, che rischia ora di essere soffocato dal mercato straniero. Impossibile per noi di webmoda, a questo punto chiederle se qualcuna delle nove griffe emergenti protagoniste dell’iniziativa abbiano “osato” in questa serata romana.
“Ci troviamo di fronte a degli esordienti. Certamente non vi sono ancora vere e proprie “griffe” – ci ha risposto – ” Tuttavia, una certa attenzione è stata suscitata da Pacella. Ha mostrato di possedere tecnica, creatività. Ha avuto coraggio, insomma, ha osato”.
Promosso, dalla Miscia, a pieni voti Pacella, dunque, ma non certo da meno gli altri giovani che hanno saputo intrattenere il pubblico con idee originali anche se non sempre anticonformiste (ammesso che sia necessario). Coraggioso è stato il connubio fra moda e solidarietà. Si è, infatti scelto di presentare in questo contesto mondano l’iniziativa dell’Associazione “Provida” (patrocinata dall’Ambasciata Peruviana e dell’Assessorato al Turismo e Spettacolo della Provincia di Roma). Il progetto “Solidarietà Bambini del Perù” è stato illustrato dal Presidente dell’Associazione, Sig.ra Rosa Alfaro Guetara. L’obiettivo è di ottenere sostegno morale e materiale per l’Ospedale pediatrico “Bambin Gesù” di Lima, carente di farmaci e macchinari essenziali per la cura dei 64 piccoli degenti tuttora ricoverati.
La serata è stata interessante e varia. La sua riuscita è stata sottolineata da un’affluenza di pubblico non prevista , al punto che in molti hanno rinunziato ad assistere all’evento.

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